TRESNURAGHES: UN PICCOLO BORGO A POCHI PASSI DAL MARE AZZURRO E LIMPIDO DELLA SARDEGNA, RICCO DI STORIA, ARCHEOLOGIA E CULTURA
Tresnuraghes:
Il territorio di Tresnuraghes: occupa la parte occidentale dell’altipiano della Planargia: a ovest arriva sino al tratto di mare compreso tra golfo di Oristano e capo Marrargiu, verso l’interno è circondato dalle colline del Montiferru. Tresnuraghes è un centro di circa mille e duecento abitanti a pochi chilometri da Bosa, stazione di sosta della linea turistica del Trenino Verde.
L’etimologia del nome deriva dall’antica presenza di tre nuraghi vicino all’abitato, due scomparsi, di un terzo restano poche tracce. A circa tre km dal paese, sono presenti i nuraghi Martine, Nani e Tepporo e una tomba di Giganti lungo la strada per la chiesa campestre di San Marco.
Vicino al santuario son presenti testimonianze del Neoltico: varie domus de Janas e un dolmen in località Foghe, su Ju Malmuradu (il giogo pietrificato). Ogni 25 aprile si svolge un pellegrinaggio alla chiesetta con offerta di pane benedetto, carne, vino e tabacco.

In centro predominano case basse, sviluppatesi intorno alla parrocchiale di San Giorgio martire, patrono festeggiato a fine aprile. Si evidenziano altre chiese: di Santa Croce, san Lorenzo, santa Lucia, santa Maria de s’Adde, Santa Maria di Loreto, San Nicolò, Santa Vittoria e Sant’Antonio da Padova, festeggiato a fine agosto, mentre a inizio mese si celebra San Ciriaco. Nelle cerimonie religiose si gustano le tipicità gastronomiche locali come la malvasia, rinomato vino doc.
Museo casa Deriu
Imperdibile è anche il museo casa Deriu, un viaggio nel tempo, partendo dalla vita di una famiglia borghese del XVIII-XIX secolo, attraverso storia di giornalismo e stampa sarda, moda e viaggi. La casa conserva arredi originali e una collezione di circa mille volumi, editi tra fine XVII e inizio XX secolo.

Torre Foghe, Ischia Ruja e Columbargia, sistema difensivo costiero voluto dagli aragonesi.
Cinque chilometri a sud dell’abitato, alla foce del riu Mannu, si ammirera la torre Foghe, che insieme a quelle di Ischia Ruja e Columbargia, rappresentava il sistema difensivo costiero voluto dagli aragonesi. La rada di Foghe è sempre stato punto di sbarco per gli invasori mori e i pirati. Già nell’Antichità l’approdo era snodo cruciale che divideva due tribù: i Ciddilitani di origine romana e gli Euticiani, provenienti dall’isola greca di Eubea. Qui si trovava forse l’antico centro di Ciddilis. Le torri spagnole si specchiano nel mare azzurro, limpido e cristallino, che si fregia ogni anno delle 5 Vele della Guida Blu di Legambiente. Ammirerai fondali di rara bellezza, suggestive falesie e incantevoli spiagge

Su tutte spicca Porto Alabe (o marina di Tresnuraghes), dal catalano alabe (gabbiano): sette chilometri di sabbia rosa fine, alternata a calette e faraglioni. Attorno alla spiaggia sorge una piccola borgata marina, soggetta a spettacolari mareggiate invernali per l’esposizione al maestrale.